“Quella maledetta estate
del 1978 è rimasta famosa come una delle più calde del secolo. Il calore
entrava nelle pietre, sbriciolava la terra, bruciava le piante e uccideva le
bestie, infuocava le case… Ad Acqua Traverse gli adulti non uscivano di casa
prima delle sei di sera. Si tappavano dentro, con le persiane chiuse.” (p.6)
Ho scelto l’immagine del
sole perché Michele racconta con molti dettagli il caldo di Acqua Traverse, ed
è una gran parte dello sfondo del libro. Il sole brilla sopra le colline che
anche sono descritte in Io Non Ho Paura.
Tutti gli eventi succedono durante un’estate intenso, e per il caldo, molto
degli adulti non partono da casa. La seconda immagine mostra questo. L’ho
scelta perché per me sembra che tutte le case siano vecchie e che le strade non
abbiano delle persone—esattamente quello che Michele descrive. L’immagine mostra un tempo più semplice.
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