"Ero in una stanza grande. Molte tegole erano cadute e un trave penzolava al centro. In un angolo c'era un camino, con una cappa a forma di piramide annerita dal fumo. In un altro angolo erano ammassati dei mobili. Una vecchia cucina rovesciata e arrungginita. Bottiglie. Cocci. Tegole. Una rete sfondata. Tutto era coperto di merda di piccioni. E c'era un odore forte, un tanfo acre che ti si ficcava in fondo al naso e alla gola..." (p. 28)
Ho scelto questa scena perché, secondo me, crea una immagine vivida per la mente. Questa è la prima volta che Michele entra la casa dove lui trova il bambino. Come il bambino, la casa è dimenticata e erosa. La descrizione mi ha fatto di diventare Michele, guardando una ambientazione inquietante e misteriosa. Mi aspettavo un evento importante...
Mi piace quest'immagine, Mary Kate. Questa foto e' esattamente come ho vizualizzato la casa dove Michele trova il bambino. Penso che catturi il senso di pericolo che c'e' nella casa. Anche io ho aspettato un evento importante.
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