Mi sono svegliato nell’ospedale, dopo
quante ore non so. Il dolore nella mia gamba era insopportabile ma peggiore era
la mia ansietà per Filippo. Solo poteva pensare a lui. Era scappato? Era morto?
Ho dormito quasi tutto il giorno e mi
hanno visitato Mamma e Maria. Mamma non parlava di Papà, e neanche volevo
sapere cosa è successo con lui. Almeno non ancora. Maria solo giocava con la
Barbie, non diceva niente, nemmeno mi guardava. Finalmente ha detto qualcosa
quando mamma è andata a trovare dell’acqua per me.
Con lacrime nei suoi occhi, Maria ha
chiesto solo, “Perché?”
Ho risposto semplicemente, “Ho promesso.”
Il prossimo giorno, una signora elegante e
bionda è entrata alla stanza. Ha sussurrato, “Grazie, Michele.” Mi è sembrata
familiare.
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