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martedì 17 aprile 2012

Attivita` 4


Ho visto mio padre con la pistola tra le sue mani. Questo era la fine. Andavo morire, ammazzato par la mia stessa carne e ossa. Ero suo figlio, ma lui non mi ha riconosciuto. Ma se sarei morto lì, fossi felice perché ho fatto la cosa giusta e ho salvato Filippo.

Nel sfondo ho sentito il rumore degli elicotteri. Erano stati venando più vicino. Pregavo che arriverebbero in tempo.

Ma se la polizia salva Filippo e me, catturerebbe mio padre. Lui andrebbe alla prigione.

Mio padre ha cominciato a venire più vicino. La pistola era rivolta al mio petto e le sue mani tremavano.

“Papà, è io, è Michele!” ho gridato disparatamente.

Lui mi ha sentito. I suoi occhi si erano allargavano ed è caduta immediatamente la pistola.

“Michele?” ha ripetuto a voce bassa con le lacrime agli occhi.

Presto, gli elicotteri volteggiavano sopra le nostre teste. L’opportunità per uccidere Filippo era persa. Mio padre mi ha dato uno sguardo di vergogna, poi è girato e correva nel buio. Era l’ultima volta che l’ho visto.

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