Ho scelto la scena in cui Michele ha l'incubo di Gesù e Lazzaro. Il brano è troppo lungo per riscrivere ma sono certa che tutti lo ricordano.
Penso che la maestria del testo è il tratto distintivo di Ammaniti. Lui può scrivere nell'ottica di un giovane ragazzo e di un adulto riflessivo allo stesso tempo, e con un grado di poesia colpisce. L'incubo combina le due punti di vista e aggiunge uno strato di mistero inquietante e descrizione grafica che ho trovato a permeare anche il romanzo. Inoltre, il concetto di un bambino con un sogno di qualcosa di pesante come Gesù e Lazzaro è alquanto snervante. Tuttavia, se consideriamo il fatto che Michele ha fatto una scoperta molto traumatizzante che non è emotivamente attrezzato per affrontare, questo sogno potrebbe essere visto come il suo subconscio affrontando questa perdita della sua innocenza improvvisa ed inaspettata.
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