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sabato 10 marzo 2012

Attivita' 2

“Non avrei detto niente a nessuno... Se era cosi’, il bambino in fondo al buco era mio.
Se lo dicevo, il Teschio, come sempre, si prendeva tutto il merito della scoperta. Avrebbe raccontato a tutti che lo aveva trovato lui perche’ era stato lui a decidere di salire sopra la collina.
Questa volta no. Io avevo fatto la penitenza, io ero caduto dall’alberto e io l’avevo trovato.
Non era del Teschio. E neanche di Barbara. Non era di Salvatore. Era mio. Era la mia scoperta segreta”
p. 36 (nuova edizione)

Questa e’ la voce interna di Michele. Avendo trovato il bambino nel buco, Michele esprime qui la sua intenzione di non condividere la segreta con nessuno. Questa scelta dimostra un cambiamento importante a questo punto nella storia: lui ha cominciato di comprendere la gravita della sua scoperta. Non ha finora realizzato il pericolo della situazione, pero ha afferrato veramente l’importanza. Inoltre, questa scelta rappresenta uno stadio importante nella crescita di Michele: non vuole essere sottomesso alla figura del Teschio e gli altri bambini, e invece ha deciso di affermarsi.

Questi concetti sono radicati nella struttura del linguaggio a questo punto. Invece delle frase lunghe e complesse, c’e’ un proprio senso di brevità e semplicità. Questo stile messe in rilievo la gravita’ di questi pensieri. Il senso di frammentazione nelle frase rivela il senso d’isolamento per Michele, e in più lo stadio di transizione in cui lui si ritrova.


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