“Ora non lo
vedevo più, ma era vicino. A meno di mezzo metro dai miei piedi. Se allungava
un braccio mi acchiappava una caviglia. Mi sono chiuso come un riccio.” (p.120)
Questa
similitudine è usata molte volte nel romanzo, è ricorrente. Qui è usata per descrivere Michele, ed è usata
un’altra volta quando Michele dice che Filippo rannicchia come un porcospino. Penso che Ammaniti usi quest’immagine per
mostrare la vulnerabilità dei bambini e i loro rapporti con adulti. Michele ha paura di Sergio perche lui sa cosa
ha fatto lui con Filippo, e dopo essere
rapito, Filippo ha paura di tutti gli adulti.
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