
Michelle Migliori
p. 28 nuova edizione
“Ero in una stanza grande. Molte tegole erano cadute e una trave penzolava al centro. In un angolo c’era un camino, con una cappa a forma di piramide annerita dal fumo. In un altro angolo erano ammassati dei mobili. Una vecchia cucina rovesciata e arrugginita. Bottiglie. Cocci. Tegole.”
Questo romanzo esemplifica che Ammaniti è un paroliere spettacolare. Ho scelto questa citazione perché era una delle sue descrizioni meno colorate, ma era efficace come le altre. È concisa e diretta e ho trovato una bellezza in quest’idea. La fotografia provoca anche la stessa sensazione di paura quando si studia l'immagine e rendersi conto che qualcuno potrebbe essere stato lì di recente e forse potrebbe tornare in qualsiasi momento. L'immagine che ho trovato non è esattamente quello che ho immaginato e non è letterale di quello che Ammaniti ha scritto, ma il senso di rovina e di abbandono c’è ancora... e c'è un buco!
Mi piace questa fotografia molto. Posso vedere la mamma corre e urla intorno la cucina. Le scene si animano in questo spazio. Amo sopratutto la descrizione delle tegole rotte. Questa immagine mostra la stessa sensazione sterile come la citazione. L'immagine é potente especialmente perché é bianca e nera, senza colore. Anche mi piace che c'é un buco =)
RispondiElimina