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giovedì 1 marzo 2012




“Quella maledetta estate del 1978 è rimasta famosa come una delle più calde del secolo. Il calore entrava nelle pietre, sbriciolava la terra, bruciava le piante e uccideva le bestie, infuocava le case…Il sole ti levava il respiro, la forza, la voglia di giocare, tutto.”

Io non ho paura, pagina 6 della edizione nuova

 Ho scelto quest’immagine e questa citazione perché mostra l’idea dell’estate e del calore. L’estate è un simbolo del romanzo perché con l’estate vengono la libertà e l’indipendenza in cui i ragazzi possono giocare senza una preoccupazione. Ma il sole che brucia tutto mostra l’idea che mentre c’è la libertà, c’è sempre qualcosa da cui le persone non possono scappare. La mamma di Michele, per esempio, non può scappare dalla campagna. Il bambino nel bosco non può scappare dal buco. Barbara non può lasciare il gruppo di ragazzi. C’è la storia di Michele quando lui sta sulla sciovia e non può scappare. La tema di essere intrappolato è uno del romanzo e il sole è un simbolo di questo.

1 commento:

  1. Sono di accordo con te, Will. Da bambina quando ero in El Salvador, mi piacevo giocare fuori accanto della casa di mia zia in campagna, e potevo giocare con miei cugini per tutto il giorno. Non c'erano le regole, e se poteva fare quello che voleva fare, ma il sole sempre era sopra noi, e eravamo stanchi dopo un largo tempo.

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